Stolto è colui che giudica gli uomini dal vestito o dalla condizione sociale.
Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
Non c'è mai grande ingegno senza una vena di pazzia.
L'uomo è un animale dotato di ragione: il suo bene lo attua appieno, se adempie al fine per cui è nato. Che cosa esige da lui questa ragione? Una cosa facilissima: che viva secondo la natura che gli è propria.
Se vuoi rendere ricca una persona, non devi aumentargli i beni, ma diminuirne i desideri.
Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è un momento della vita.
Aver sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non aver mai dubbi: non sono queste le grandi qualità con cui la stoltezza governa il mondo?
Volesse il cielo che gli stolti e i dappoco fossero capaci dei più piccoli mali, purtroppo invece sono capaci anche dei più grandi.
Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
Chi è savio per sé, bisogna che paghi per la stoltezza degli altri.
Se lo stolto persistesse nella sua stoltezza diventerebbe saggio.
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio.
Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
Lo stolto non sa tacere.