La stoltezza ha questo di proprio: ricomincia sempre da capo la vita.
Il ventre non è insaziabile come dice la gente, ed è falsa l'opinione che il ventre sia insaziabile.
Se gli dèi esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro.
Niente basta a chi non basta ciò che è sufficiente.
Ognuno lascia la vita come se l'avesse cominciata allora.
Consideriamo una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto.
Più facile premunirsi contro la malvagità che contro la stoltezza degli uomini.
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
Stolto è colui che giudica gli uomini dal vestito o dalla condizione sociale.
Lo stolto non sa tacere.
Se lo stolto persistesse nella sua stoltezza diventerebbe saggio.
Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere.
Con lo stolto non vi è compagnia.
Aver sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non aver mai dubbi: non sono queste le grandi qualità con cui la stoltezza governa il mondo?
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
Stolti sono coloro che non sanno che la metà spesso vale più del tutto.