La bigamia è avere un marito di troppo, la monogamia anche.— Erica Jong
La bigamia è avere un marito di troppo, la monogamia anche.
Forse i matrimoni migliori sono quelli fra persone di mezza età. Quando si superano tutte le stupidaggini e ci si accorge che ci si deve amare l'un l'altro perché si sta scivolando verso la morte.
La ricchezza non è altro che un olio che permette alle ruote del mondo di girare.
Non ci lasciamo mai andare a piangere con tutta la disperazione che vorremmo. Forse abbiamo paura di annegare nelle lacrime e che non ci sia nessuno a trarci in salvo.
Due persone che si sorreggono come contrafforti sospesi. Due persone che dipendono l'una dall'altra, si coccolano a vicenda e si difendono l'un l'altra dal mondo esterno.
Il sesso è qualcosa di temporaneo: a un certo punto non basta più.
I mariti buoni sono quelli, che fanno felici le loro mogli, facendo felici sè stessi.
Non c'è cacciatore che non vanti il suo cane, non c'è vignaiolo che non vanti il suo vino, non cavaliere che non vanti il suo nastro. Ma pochi sono i mariti gloriosi delle lor mogli.
Un archeologo è un marito ideale. Più invecchi e più si interessa a te.
È molto difficile far felice il proprio marito; è più facile far felice il marito di un'altra.
Ci sono tante donne no, che se vogliono vivere in pace con il proprio marito, devono dargli da bere! E sempre stato così! Quando un uomo è sobrio si accorge di avere una coscienza, e allora diventa un disgraziato!
Al giorno d'oggi i mariti vivono come celibi, e i celibi come uomini ammogliati.
Ci sono donne che ci amano per quello che siamo; altre, per quello che non sono i loro mariti.
Un marito è ciò che resta di un amante, una volta tolto il nerbo.
Essere un marito è un lavoro a tempo pieno. Ecco perché molti mariti sbagliano. Non possono prestarvi completa attenzione.
Per scegliere un amante, serve aprire un sol occhio, ma per scegliere un marito, conviene aprirli ben tutti e due.