Se le donne hanno una debolezza, è che mettono i figli innanzi a sé stesse.
Alcuni considerano il vizio una virtù come se il vizio ben fatto fosse esso stesso virtù, mentre una virtù mal fatta fosse l'essenza del vizio.
Non ci lasciamo mai andare a piangere con tutta la disperazione che vorremmo. Forse abbiamo paura di annegare nelle lacrime e che non ci sia nessuno a trarci in salvo.
Il pettegolezzo è l'oppio degli oppressi.
Forse i matrimoni migliori sono quelli fra persone di mezza età. Quando si superano tutte le stupidaggini e ci si accorge che ci si deve amare l'un l'altro perché si sta scivolando verso la morte.
Ci vogliono vent'anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota.
Una donna impiega vent'anni a fare di suo figlio un uomo perché un'altra ne faccia uno sciocco in venti minuti.
Passiamo i primi dodici mesi della vita dei nostri figli ad insegnare loro a camminare e a parlare, e i seguenti dodici anni a dire loro di sedersi e tacere.
Quando ti nasce un figlio non sai mai chi ti metti in casa.
All'inizio i figli amano i genitori. Dopo un po' li giudicano. Raramente, o quasi mai, li perdonano.
Tutte le donne devono lottare con la morte per tenere i loro figli. La morte, essendo senza figli, vuole i nostri.
Avere un figlio significa manifestare un assoluto accordo con l'uomo. Se ho un bambino, è come se dicessi: sono nato, ho assaggiato la vita e ho constatato che essa è così buona che merita di essere moltiplicata.
L'unica maniera di ripagarlo, pensava ora, sarebbe stata d'amare suo figlio come il padre aveva amato lui: a lui non ne verrà niente, ma il conto sarà pareggiato nel libro mastro della vita.
Amate i figli che la Provvidenza vi manda; ma amateli di vero, profondo, severo amore; non dell'amore snervato, irragionevole, cieco, ch'è egoismo per voi, rovina per essi.