Il pettegolezzo è l'oppio degli oppressi.— Erica Jong
Il pettegolezzo è l'oppio degli oppressi.
Posso vivere senza tutto questo: l'amore con la sua pompa del sangue, il sesso con i suoi squallidi appetiti, uomini che si pavoneggiano col loro attrezzo, il loro sciocco bagaglio sessuale, le loro lingue umide nelle mie orecchie.
Alcuni considerano il vizio una virtù come se il vizio ben fatto fosse esso stesso virtù, mentre una virtù mal fatta fosse l'essenza del vizio.
La bigamia è avere un marito di troppo, la monogamia anche.
A volte è stranamente sedativo conoscere l'estensione della tua stessa impotenza.
Forse i matrimoni migliori sono quelli fra persone di mezza età. Quando si superano tutte le stupidaggini e ci si accorge che ci si deve amare l'un l'altro perché si sta scivolando verso la morte.
Il pettegolezzo è come fumare sigarette e mangiare würstel: piacevole ma poco salutare.
C'è il pettegolezzo, di cui si dice tanto male; ma che in fondo è la base della carità, dell'interesse per il prossimo.
Il pettegolezzo è delizioso! La storia è soltanto pettegolezzo. Ma lo scandalo è un pettegolezzo reso noioso dalla morale.
Il pettegolezzo ha una straordinaria capacità di partenogenesi.
Se volete sapere di più su di voi, origliate dietro le porte.
Gli uomini hanno sempre detestato i pettegolezzi delle donne perché sospettano la verità: le donne prendono le misure e fanno paragoni.
Nelle società caratterizzate da un alto grado di paranoia, le donne vengono nascoste sotto il velo (o sotto la parrucca) e tenute il più lontano possibile dal mondo. Eppure riescono comunque a spettegolare: la prima forma di presa di coscienza.
Il pettegolezzo diverte solo noi giornalisti: ce la cantiamo e ce la suoniamo.