L'incertezza è la condizione perfetta per incitare l'uomo a scoprire le proprie possibilità.— Erich Fromm
L'incertezza è la condizione perfetta per incitare l'uomo a scoprire le proprie possibilità.
La domanda fondamentale è infatti: qual è lo scopo della vita? Diventare più umani o produrre di più?
Quanto maggiore è l'integrazione della personalità dell'individuo, e quanto maggiore è quindi la limpidezza verso se stesso, tanto più grande è la sua forza. Il "conosci te stesso" resta uno dei comandamenti fondamentali, che mirano a creare la base della forza e della felicità dell'uomo.
Nell'amore si compie il paradosso di due esseri che diventano uno pur restando due.
La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivente, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.
L'avidità è un pozzo senza fondo, che esaurisce la persona nello sforzo incessante di soddisfare il bisogno senza mai raggiungere la soddisfazione.
L'incertezza è penosa per tutti i popoli e per tutti gli uomini.
L'incertezza della conoscenza non è diversa dalla sicurezza dell'ignoranza.
Non lasciare l'incerto per il certo.
L'incertezza è il peggiore dei mali, fino al momento in cui la realtà ce la fa rimpiangere.
C'è chi non sa dove andare e sta correndo per andarci subito.
L'incertezza è l'unione del Nulla con l'Immortalità.
Ogni incertezza è segno di decadenza mentale nei giovani, di debolezza fisica nei vecchi.
La sicurezza di sé, quando la si ostenta in ogni atto, è un segno infallibile d'incertezza interiore.