Se le qualità che uno ha, non servono, egli non ne possiede alcuna.
Il rapporto tra madre e figlio è paradossale e, per un senso, tragico. Richiede il più intenso amore da parte della madre, e tuttavia questo stesso amore deve aiutare il figlio a staccarsi dalla madre e a diventare indipendente.
Il consumatore è un eterno lattante che strilla per avere il poppatoio: una condizione che assume ovvia evidenza in fenomeni patologici come l'alcolismo e l'assuefazione alle droghe.
L'amore non è un sentimento alla portata di chiunque: dipende dal nostro livello di maturità.
L'atteggiamento implicito nel consumismo è quello dell'inghiottimento del mondo intero.
Innamorarsi, l'imprevista caduta delle barriere che esistevano fino a quel momento fra due estranei.
Le qualità dell'uomo vengono esaltate dalla sua capacità di elevarsi nella conoscenza, più che nel suo talento di coltivare antiche illusioni.
Sono solo le qualità superficiali a durare nel tempo. La natura più profonda di un uomo è presto scoperta.
Nulla dura quanto le qualità personali.
Non basta avere grandi qualità: bisogna saperle amministrare.
Bisogna imparare a controllare la qualità di ogni nostra azione o lavoro e anche la qualità degli insegnamenti che ci propongono.
La vista di qualità preminenti di solito provoca la rabbia di chi non vale niente.
Più le qualità di un uomo sono notevoli, più grande è il suo potere di traviare gli altri.
Imitare le qualità e le caratteristiche altrui è molto più vergognoso del portare abiti altrui: perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi.
Poiché possedere delle qualità presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali, è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso, possa un bel giorno capitare di scoprire in sé l'uomo senza qualità.
Il gloriarsi di una qualità è un confessare che non la si possiede.