Il gloriarsi di una qualità è un confessare che non la si possiede.
Un dotto è colui che ha molto imparato, un genio, colui dal quale l'umanità impara ciò che il genio stesso non ha imparato da nessuno.
L'unico modo per liberarsi dalla depressione cosmica è essere ubriachi.
La tolleranza generale riguardo al chiasso inutile, ad esempio riguardo allo sbattere le porte, abitudine oltre modo maleducata e volgare, addirittura un sintomo dell'ottusità generale e della povertà di idee.
I tedeschi sono esenti dall'orgoglio nazionale e forniscono in tal modo una prova della loro lodata onestà.
La vita dei più non è che una diuturna battaglia per l'esistenza, con la certezza della sconfitta finale.
In quanto esseri umani abbiamo buone qualità, ma anche cattive. Ora, la rabbia, l'attaccamento, la gelosia, l'odio, sono il lato oscuro; è questo il vero nemico. Il vero guastafeste sta dentro.
Le qualità dell'uomo vengono esaltate dalla sua capacità di elevarsi nella conoscenza, più che nel suo talento di coltivare antiche illusioni.
La vista di qualità preminenti di solito provoca la rabbia di chi non vale niente.
Non so se è possibile correggersi dei propri difetti, ma so che si può esser presi dal disgusto dalle proprie qualità soprattutto quando le si ritrova negli altri.
Imitare le qualità e le caratteristiche altrui è molto più vergognoso del portare abiti altrui: perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi.
Se le qualità che uno ha, non servono, egli non ne possiede alcuna.
Non so se uno si corregge dei suoi difetti, ma certo si disgusta delle sue qualità, specialmente quando le ritrova negli altri.
Poiché possedere delle qualità presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali, è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso, possa un bel giorno capitare di scoprire in sé l'uomo senza qualità.
Nelle persone ogni qualità ha il contrappeso di qualche difetto.
Non basta avere grandi qualità: bisogna saperle amministrare.