La rivoluzione non è una mela che cade quando è matura. Devi farla cadere.
La storia del capitalismo è la storia della pirateria organizzata da pochi che si appropriano del lavoro di molti.
Il guerrigliero è un riformatore sociale, il quale impugna le armi per rispondere all'irata protesta del popolo contro l'oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell'ombra e nella miseria.
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
Lasciatemi dire, a costo di sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è guidato da grandi sentimenti d'amore.
La gioventù deve fare esattamente ciò che pensa. L'importante è che non smettiate di essere giovani.
Il processo rivoluzionario è intrinsecamente il miglior programma di sanità pubblica possibile.
La rivoluzione ha come obiettivo delle nuove istituzioni. La rivolta ci porta a non lasciarci più amministrare ma ad amministrare da soli. La rivolta non attende le meraviglie delle istituzioni future. Essa è una lotta contro ciò che esiste. Una volta riuscita, ciò che esiste crolla da solo.
Le grandi rivoluzioni d'ordine spirituale, che mutarono l'aspetto del mondo, si possono solo pensare e realizzare quali lotte titaniche di singole figure, non mai quali imprese di coalizione.
La rivoluzione deve essere permanente.
Non sono gli uomini che guidano la rivoluzione, è la rivoluzione che guida gli uomini.
Le rivoluzioni costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni.
Le uniche rivoluzioni durature sono quelle del pensiero.
In una rivoluzione, se è vera, si vince o si muore.
Per fare una frittata bisogna rompere delle uova.
Nessuna grande rivoluzione, come la storia dimostra, si è compiuta senza guerra civile.