Non c'è ritorno, pensavo, questo viaggio manca di simmetria, è solo andata.— Erri De Luca
Non c'è ritorno, pensavo, questo viaggio manca di simmetria, è solo andata.
Non mi fare viaggiare, non mi spostare, sono salita qua sopra per togliermi.
All'uscita dalla baia il vento è solo forza, sbriciola onde e infradicia le barbe.
I baci non sono anticipo d'altre tenerezze, sono il punto più alto. Dalla loro sommità si può scendere nelle braccia, nella spinta dei fianchi, ma è trascinamento. Solo i baci sono buoni come le guance del pesce. Noi due avevamo l'esca sulle labbra, abboccavamo insieme.
La bellezza non è superflua in nessun corpo animale, anzi è la perfezione raggiunta in un lavoro svolto.
Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.
Viaggiare potrebbe essere una delle più forme più gratificanti dell'introspezione.
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L'orizzonte dev'essere vuoto e deve staccare il cielo dall'acqua ci dev'essere niente intorno e sopra deve pesare l'immenso, allora è viaggio.
Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli.
L'inverno passa e i venti caldi di Maggio mi fanno desiderare di vagabondare nuovamente. Il sibilo di una locomotiva in una notte calma ha un richiamo, inesplicabile, eppure forte, come la luce che porta una falena alla distruzione.
È ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria.
C'è una oscura regione della terra che manda per il mondo degli esploratori.
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
Solo i pesci morti nuotano seguendo la corrente.
Sta viaggiando: è entrato in quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
Non si viaggia per viaggiare, ma per aver viaggiato.