Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.— John Steinbeck
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
A meno che un critico abbia il coraggio di lodarti senza riserve, io dico, ignora il bastardo.
Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.
Nell'anima degli affamati i semi del furore sono diventati acini, e gli acini grappoli ormai pronti per la vendemmia.
La sua lenta parola aveva armonie non di pensiero ma di comprensione al di là del pensiero.
Non capita spesso che tu possa trovare tutto quello che desideri in un posto solo - vino, cibo, amore, il fuoco domestico.
Il piacere raffinato di desiderare dappertutto il chez soi, quanto progredirà nei gusti, finirà col rendere quasi inutile il viaggiare.
Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.
I luoghi puoi capirli solamente se ci dormi e se cerchi di captare la voce che rilasciano col buio.
I viaggi che vale la pena di fare ti portano inevitabilmente, prima o poi, a dipendere dalla gentilezza degli sconosciuti, a metterti nelle mani di persone che non hai mai visto affidando loro la tua vita.
Non ci si rende conto quanto sia bello viaggiare, finché non si torna a casa e si posa la testa sul vecchio, caro, cuscino.
Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo, o nel mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi come in fondo sono i paesaggi.
Un Viaggio è sempre una scoperta, prima di luoghi nuovi è la scoperta di ciò che i luoghi nuovi fanno alla tua mente e al tuo cuore. Viaggiare è sempre, in qualche forma, esplorare se stessi.
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo.
Quelli che viaggiano "per fotografare". E poi, a casa, guardano ciò che non hanno mai visto...
Vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito. Solo nel tragitto tra il luogo che ho appena lasciato e quello dove sto andando io sono felice.