In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove.
Si deve sapere cogli occhi, con la paura, con la pancia vuota, non con le orecchie, coi libri.
La montagna non è un mostro che uccide Le vite perdute su di lei sono una sua ferita e vengono rimborsate con salvezze offerte ad altri. Tutti i successi alpinistici provengono da un lasciapassare.
Si praticava la pubblica felicità con insolenza.
A forza di insistere Dio è costretto a esistere, a forza di preghiere si forma il suo orecchio, a forza di lacrime nostre i suoi occhi vedono, a forza di allegria spunta il suo sorriso.
Le osservazioni e gli incontri dell'uomo taciturno e solitario sono insieme più vaghi e penetranti di quelli dell'uomo socievole, i suoi pensieri più gravi e bizzarri, mai senza un'ombra di mestizia.
Tutti noi siamo condannati a un solitario confino all'interno della nostra pelle, a vita.
Date una compagnia al solitario e parlerà più di chiunque.
Quanto più in alto uno è nella serie gerarchica della natura, tanto più è solitario, essenzialmente e irrimediabilmente.
Il grande problema da risolvere "praticamente": si può essere felice e solitario?
Chi non è in grado di entrare nella comunità o per la sua autosufficienza non ne sente il bisogno, non è parte dello Stato, e di conseguenza è o bestia o dio.
Sulla vetta c'è posto solo per un uomo. Quanto più perfetto, più completo; e quanto più sarà completo, meno necessiterà dell'altro.