Il dare è bene, il rubare è un male e porta la morte; perché uomo che dà di buon grado, anche se molto, è felice del dono e nel suo cuore gioisce; colui che invece prende, seguendo impudenza, anche se poco, questo raggela il suo cuore.

— Esiodo
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Dare

Altre frasi di Esiodo

Quando il cardo fiorisce e da un albero la cicala canoradiffonde l'armonioso frinire battendo le ali, è giuntoil tempo dell'estate, all'ombra e con il cuore sazio,beviamo allora il vino generoso godendo del dolce alitaredi Zefiro sul viso.
— Esiodo
La Fame è la compagnia dell'uomo inoperoso.
— Esiodo
Chi smette di essere amico non è mai stato amico.
— Esiodo
In tutto il migliore è colui che prende da sé le decisioni, ma buono è anche colui che ubbidisce a chi dà buoni consigli.
— Esiodo
Una giornata a volte è matrigna, a volte è madre.
— Esiodo
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

Non dare agli altri ciò che non ti importa di perdere.
— Giovanni Boine
Si era dato, non si era venduto, né a Dio per il Cielo, né a uomo per oro.
— Algernon Charles Swinburne
Ciò che dai è tuo per sempre.
— Fabio Volo
"Date a Cesare quel che è di Cesare". "Date a Dio quel che è di Dio". Non ci resterebbe niente. Proviamo a non dare niente a nessuno dei due.
— Guido Ceronetti
Il dare è bene, il rubare è un male e porta la morte; perché uomo che dà di buon grado, anche se molto, è felice del dono e nel suo cuore gioisce; colui che invece prende, seguendo impudenza, anche se poco, questo raggela il suo cuore.
— Esiodo
Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte, per salvarti, non c'è più nient'altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre.
— Alessandro Baricco
Non esiste un dare che non sia nello stesso tempo un ricevere.
— Vannuccio Barbaro
Ama chi ti ama, frequenta chi cerca la tua compagnia, offri doni a chi ti offre doni e a chi niente ti dà non dare niente.
— Esiodo
È pericoloso dare gratis ai giovani molte cose che costarono carissime ai più anziani.
— Mino Maccari
Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo.
— Erich Fromm