Si è a casa dovunque su questa terra, se si porta tutto in noi stessi.— Etty Hillesum
Si è a casa dovunque su questa terra, se si porta tutto in noi stessi.
Essere fedeli a tutto ciò che si è cominciato spontaneamente, a volte fin troppo spontaneamente.
Ogni situazione, buona o cattiva, può arricchire l'uomo di nuove prospettive. Se abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, allora non siamo una generazione vitale.
Una persona dev'essere semplice anche nella sua tristezza, altrimenti la sua è soltanto isteria.
Non sono mai le circostanze esteriori, è sempre il sentimento interiore ‐ depressione, insicurezza, o altro ‐ che dà a queste circostanze un'apparenza triste o minacciosa.
La casa ideale: grande abbastanza perché tu possa sentire i bambini, ma non tanto bene.
Non capita spesso che tu possa trovare tutto quello che desideri in un posto solo - vino, cibo, amore, il fuoco domestico.
Un bambino entra nella tua casa e per i successivi vent'anni fa un tale frastuono che riesci a malapena a sopportarlo. Poi il figlio se ne va, lasciando la casa così silenziosa che pensi di essere sul punto di impazzire.
Hallo! Hallo! C'è nessuno in casa?!
La mia casa è talmente piccola che appena entrati si è già usciti.
Una casa senza libreria è una casa senza dignità, - ha qualcosa della locanda, - è come una città senza librai, - un villaggio senza scuole, - una lettera senza ortografia.
La casa: in realtà un tempo era stata orribile, una sentina di vizi architettonici.
La casa è il luogo entro il quale ci rifugiamo per paura del mondo che è fuori di noi.
Il mio studio è l'unico luogo in cui quando sono solo sono del tutto me stesso, che per questa ragione è una stanza sacra nella quale porto pochissime persone.
L'amore comincia a casa: prima viene la famiglia, poi il tuo paese o la tua città.