Una buona casa deve essere costruita, non comprata.
I pali dei totem e le maschere di legno non suggeriscono più l'idea di villaggi tribali ma salotti alla moda di New York e Parigi.
Chi non ha una propria dimora non si sente un essere umano.
Il mio studio è l'unico luogo in cui quando sono solo sono del tutto me stesso, che per questa ragione è una stanza sacra nella quale porto pochissime persone.
Un bambino entra nella tua casa e per i successivi vent'anni fa un tale frastuono che riesci a malapena a sopportarlo. Poi il figlio se ne va, lasciando la casa così silenziosa che pensi di essere sul punto di impazzire.
Sebbene si possa girare tra piaceri e palazzi, sii sempre umile, non c'è posto come casa propria.
Voglio che la gioia non ti manchi mai, che ti nasca in casa.
Piccola ma sufficiente per me, non soggetta a nessuno, decorosa, e comprata col mio denaro.
Ci sono solo due posti al mondo dove possiamo vivere felicemente: a casa e a Parigi.
Molti, pensando di aver messo su casa, scoprono di non aver fatto che aprire una taverna per i propri amici.
Il lavoro garantito per chi non ha voglia di lavorare è un delitto perché i ragazzi che vogliono, e non possono, restano a casa.