Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco perché ho questo senso della comunità assai spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15 persone mi colgono violenti attacchi di solitudine.
La sofferenza in amore è un vuoto a perdere: nessuno ci può guadagnare, tranne i cantautori che ci fanno le canzoni.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
L'amore è tutto quello che sta prima e quello e che sta dopo. Magari bisognerebbe tenere più in considerazione il durante.
Chi ha detto che non è serio amare due donne nello stesso momento, o perder tempo per fare la formazione della propria squadra?
Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.
Posso renderti felice, - disse lui... - E a casa vicino al fuoco, ogni volta che alzerai lo sguardo io sarò lì; e ogni qualvolta che alzerò lo sguardo, tu sarai lì.
"Casa, dolce casa" deve essere sicuramente stato scritto da uno scapolo.
Comprare un appartamento è anche un po' comprare la tristezza di chi ci abitava.
Le case non sono rifugi dalla Storia, sono i luoghi in cui la Storia finisce.
La casa è dove si trova il cuore.
L'arte di vivere sta nel sentirti nello stesso modo a casa tua così come ti senti quando sei in viaggio.
Se noi consideriamo la casa come il luogo dove possiamo sciogliere tutti i freni inibitori, allora oltre che perdere la decenza, l'eleganza e il controllo del linguaggio che giunge al vituperio e all'offesa, si cancellano i limiti su cui ogni vita sociale si fonda.
Una stanza o una casa diventa sempre simile a chi vi abita. Perfino la grandezza di una stanza varia a seconda della grandezza del cuore.
Vivo in un monolocale così stretto che se mi metto un paio di ciglia finte spolvero tutti i mobili.
Meglio un uomo in casa che due in strada.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Non si è mai del tutto soli: disgraziatamente si è sempre con se stessi.
La solitudine non è consigliabile a tutti, perché bisogna essere forti per sopportarla e per agire da soli.
Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l'un l'altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l'uno dell'altro. Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine.
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata.
Questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri.
Soli, saremo migliori.
Fra miliardi di secoli, la sofferenza e la solitudine di mia mamma, provocate da me, esisteranno ancora. Ed io non posso rimediare. Espiare soltanto.
Con tutte le persone che vivono su questo pianeta, e se ognuno di noi cerca qualcosa nell'altro, perché alla fine dobbiamo essere così soli? A che scopo? Forse il pianeta continua a ruotare nutrendosi della solitudine delle persone?
La solitudine è la libertà completa.
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