La solitudine è la miglior cura per la vanità.
Un culto è una religione senza potere politico.
La maggior parte del tempo la passiamo a pensare di essere ammalati, ma ciò si verifica solo nella mente.
Se decideste di spegnere la televisione e iniziaste a sfogliare dei saggi, vi accorgereste che l'unico grande tema del XX secolo è stata la solitudine e l'alienazione.
Una persona che sa stare da sola non è mai sola. Le persone che non sanno stare sole, sono sole.
La solitudine è il campo da gioco di satana.
Soli, saremo migliori.
La solitudine è il teatro dei risentimenti.
Il senso d'impotenza e di solitudine del condannato incatenato, di fronte alla coalizione pubblica che vuole la sua morte, è già di per sé una punizione inconcepibile.
Nel dispregio della solitudine, ma forse nella fatica della solitudine si scorge l'agonia del frammento.
La solitudine ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
La solitudine è la dieta dell'anima, disse sensatamente non so chi.
La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.