Il sentimento colma le lacune dell'ignoranza.
Non ci rendiamo conto che la vera povertà è rappresentata dall'ignoranza, in quanto a stabilire le differenze sociali non sono i soldi, ma la cultura che si ha e quella che non si ha.
Il passato è passato, ma il presente, da cui dipende strettamente il futuro, non può essere ignorato. Quest'ignoranza rappresenta un vero pericolo.
È meglio nascondere la propria ignoranza.
L'ignoranza è una fantasticheria e la fantasticheria curiosa è una forza.
Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l'ottavo è l'ignoranza.
L'ignoranza è la vera innocenza. Il grande pensatore è lo scaltro per eccellenza.
La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita.
È talmente ignorante che quando sente parlare di Tassoni pensa subito alla cedrata.
L'ignoranza non può essere mai una scusa legittima per dimenticare i propri doveri, né la scienza più profonda pretesto per disprezzare l'ultimo, il più insignificante fra gli obblighi morali.
L'ignoranza delle persone colte non ha possibili termini di confronto che nella disonestà dei galantuomini, nella immoralità dei giusti, nell'imbecillità degli uomini di genio e nella debolezza dei potenti.