La ragione non è più pensata come contemplativa, ma come ragione operativa.
Il diavolo agisce più attraverso la sua intelligenza che attraverso la forza, la sua specialità è provocare due o più derive opposte, è orchestrare quelle che Giovanni Paolo II ha chiamato "strutture di peccato".
Il primo peccato del diavolo è stata l'invidia, scaturita dal fatto di sapere che il Verbo si sarebbe incarnato.
Essere originale non è fare l'eccentrico. È volgersi verso l'origine e vivere nel suo zampillio sorgivo.
La bestialità, in noi, è tardiva: appartiene a quelle civiltà raffinate che credono che tutto sia permesso e che, in conseguenza di ciò, entrano nella loro fase di decadenza.
La morale della Chiesa non è contro il sesso, è la liberazione sessuale che è contro il sesso, perché lo riduce a un atto di consumo. La Chiesa è per la pienezza della sessualità.
Aver ragione troppo presto equivale ad aver torto.
La ragione ha un bel gridare, essa non può assegnare il valore delle cose... Il più grande filosofo del mondo, in piedi su di un'asse più che sufficientemente larga, se al di sotto c'è un precipizio, benché la ragione lo convinca della sua sicurezza, l'immaginazione avrà il sopravvento.
La nostra ragione è tutt'altro che un infallibile congegno generatore di luce; è strano, ma siamo proprio noi razionalisti, che più diffidiamo di essa.
Come la ragione, perché con la ragione si soppravvive a tutto. Si distrugge il distrutto, ricostruendo a intarsi la copia fedele dell'innamorarsi.
La ragione e l'amore sono nemici giurati.
Se ti guida la passione, fa almeno che sia la ragione a tenere le redini.
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace!
Preferisco avere all'incirca ragione che precisamente torto.
Il sonno della ragione produce ministri.
Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.