Gli imbecilli intelligenti sono il cancro della società.— Fausto Gianfranceschi
Gli imbecilli intelligenti sono il cancro della società.
La tristezza come inclinazione è un vizio. La tristezza bisogna meritarla.
Oltre all'attesa di quello che accadrà dopo la morte, mi inquietano altri due interrogativi antecedenti e senza risposte: quando e come moriro? E il quando è meno preoccupante del come.
Forse una sola legge basterebbe: è permesso tutto fuorché ciò che ferisce la bellezza.
Le cose sarebbero chiarissime se gli intellettuali non le spiegassero.
Quando si hanno di fronte degli imbecilli o dei matti, c'è un modo solo di dimostrarsi intelligenti: non parlare con loro.
Nessun imbecille è così imbecille da non capire l'utilità di unirsi ad altri imbecilli contro gli intelligenti.
Quattro tipi di persone nel mondo: gli amanti, gli ambiziosi, gli osservatori e gli imbecilli. I più felici sono gli imbecilli.
Ci sono imbecilli superficiali e imbecilli profondi.
Imbecilli. Coloro che non la pensano come noi.
L'imbecillità è una rocca inespugnabile: tutto quel che vi urta contro, si spezza.
Quello di cui c'è bisogno non è attaccare la lampante imbecillità, ma spiegare ciò che la sostiene.
Generico scherno e insofferenza verso gli altri sono sempre un segno di imbecillità, quando un altro non lo abbia meritato con un suo specifico atto malvagio o meschino.
La malattia più diffusa è la salute degli imbecilli.