Le cose sarebbero chiarissime se gli intellettuali non le spiegassero.
L'uomo si adatta a tutto, anche ai propri simili.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
Non bisogna temere la malinconia, perché temendola la feriamo e la rendiamo più aggressiva. Conviene accettarla educatamente, la si può persino gustare.
Il compito quotidiano: arrivare fino a notte senza annoiarsi.
La sinistra è una professione, la più promettente.
L'intellettuale è come il bambino della favola, che rivela all'imperatore la sua nudità.
Gli intellettuali sono divisi su tutto, ma uniti dalla cretineria.
Gli intellettuali non risolvono le crisi, ma le creano.
L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
Il diluvio di giornali, tutti i libri pubblicati anno per anno dagli intellettuali, scivolano sui milioni di uomini dei ceti inferiori come l'acqua sul cuoio unto d'olio.
Gli intellettuali sono destinati a sparire con l'avvento dell'Intelligenza Artificiale com'è avvenuto per gli eroi del cinema muto con l'invenzione del sonoro. Siamo tutti dei Buster Keaton.
Gli intellettuali. Questo risibile quinto stato.
Comunque agisca, l'intellettuale sbaglia.
Gli intellettuali sono come la mafia: si uccidono tra di loro.