Un intellettuale è un uomo la cui mente osserva sé stessa.— Albert Camus
Un intellettuale è un uomo la cui mente osserva sé stessa.
Solo una filosofia dell'eternità, nel mondo di oggi, potrebbe giustificare una nonviolenza.
Una letteratura disperata è una contraddizione in termini.
Gli errori sono allegri, la verità è infernale.
Amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui.
L'abitudine alla disperazione è peggiore della disperazione stessa.
L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
L'intellettuale è uno la cui mente si osserva.
Gli intellettuali non risolvono le crisi, ma le creano.
Il compito degli intellettuali è quello di ricercare la verità in mezzo all'errore.
Gli intellettuali sono come la mafia: si uccidono tra di loro.
Il mondo intellettuale si divide in due classi: da una parte i dilettanti, dall'altra i pedanti.
Comunque agisca, l'intellettuale sbaglia.
Gli intellettuali. Questo risibile quinto stato.
Il diluvio di giornali, tutti i libri pubblicati anno per anno dagli intellettuali, scivolano sui milioni di uomini dei ceti inferiori come l'acqua sul cuoio unto d'olio.
Le cose sarebbero chiarissime se gli intellettuali non le spiegassero.