Gli intellettuali non risolvono le crisi, ma le creano.
Spesso sono gli inquisitori a creare gli eretici.
Quando la protesta, interpretando così a fondo i sospetti dell'uomo medio, si esercita contro tutto, siamo nel pieno di quella tecnica demagogica che si chiama qualunquismo.
L'aria fresca della sera è il respiro del vento che si addormenta placido tra le braccia della notte.
Imponendo un contegno esteriore, gli abiti sono artifici semiotici ovvero macchine per comunicare.
Vedevo il volto di un uomo esposto alla gogna, spiato in ogni piega del labbro, esposto al ludibrio di milioni di spettatori. Questo tipo di gogna vale un ergastolo.
C'è un certo genere e un certo grado dell'intelletto sul quale le parole fanno presa, ma in cui le cose non hanno il potere di penetrare.
L'intelletto distingue fra il possibile e l'impossibile. La ragione distingue fra il sensato e l'insensato. Anche il possibile può essere insensato.
La ribelle intravveduta, sentita qualche volta da Franco attraverso l'amante, la creatura dall'intelletto forte sopra l'amore e orgoglioso, non potuta mai conquistare interamente, gli stava ora di fronte, tutta vibrante nella coscienza della sua ribellione.
Che i Pitagorici avessero in somma stima la scienza de i numeri, e che Platone stesso ammirasse l'intelletto umano e lo stimasse partecipe di divinità solo per l'intender egli la natura de' numeri, io benissimo lo so, né sarei lontano dal farne l'istesso giudizio.
Fa a volte bei versi, ma li fabbrica con la macchina dell'intelletto... Ma anche l'intelletto suo è disorganico, frammentario. È un dilettante dell'intelligenza.
Non ha l'ottimo artista alcun concetto ch'un marmo solo in se non circoscriva col suo soverchio, et solo à quello arriva la man, che ubbidisce all'intelletto.
Quando dentro di te non esistono più parole, quando ogni schema verbale scompare definitivamente, quando l'intelletto non funziona più, quando la mente non è affatto presente per ricordare, allora accade: allora esperimenti.
L'intelletto è l'unica cosa che affina.
L'uomo di grande intelletto stenta a persuadersi che gli stupidi siano tanto stupidi quanto sono veramente.
La bellezza è l'ultima parola che l'intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene ed il loro indissolubile rapporto.