Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.— Umberto Eco
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Non sono le notizie che fanno il giornale, ma il giornale che fa le notizie.
È difficile individuare lo stupido. Uno stupido può prendere anche il premio Nobel.
Una dose di vittimismo è indispensabile per non galvanizzare gli avversari.
Qualcuno ha detto che il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie: chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera, e i bastardi si richiamano sempre alla purezza della loro razza. L'identità nazionale è l'ultima risorsa dei diseredati.
La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto.
Il libro è l'oppio dell'Occidente.
Quando un libro è uscito è tempo, per l'autore, di rimorsi.
Mai imprestar libri, non uno fa ritorno; i soli che ho in biblioteca sono quelli che altri mi hanno imprestato.
Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore.
La cenere del passato ha la sua fenice, il libro.
È un pensiero che calma e dà forza, sapere che tra i libri che possediamo ce ne sono alcuni sufficienti a liberare e a salvare. Se ne aggiungono di nuovi, quasi ogni giorno, ma quelli necessari già ci sono da tempo.
La maggior parte dei libri attuali dà l'impressione di essere stata fatta in una giornata con dei libri letti il giorno avanti.