Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.— Elias Canetti
Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.
Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.
È facile essere ragionevoli se non si ama nessuno, neppure se stessi.
Non vince la donna che corre dietro, né quella che scappa. Vince quella che aspetta.
Nell'amore le rassicurazioni valgono come annuncio del loro opposto.
Una noia mortale emana da quelli che hanno ragione e lo sanno.
Non esiste programma di vacanza più bello che proporsi di non leggere neppure un rigo, e dopo, niente di più piacevole che, al momento opportuno e con un libro veramente attraente, tradire il bel programma.
Ogni libro che aprite ha la sua o le sue lezioni da offrirvi, e abbastanza spesso i libri brutti hanno da insegnarvi di più di quelli belli.
La scuola e l'università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario.
La bellezza di un libro come oggetto non può prescindere dal suo contenuto. Non c'è infatti sopruso maggiore di un libro stupido rilegato lussuosamente.
Quanto più, col passare del tempo, talune esigenze di divertimento e di istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni, tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità.
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
Un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
A scrivere un libro brutto si fa la stessa fatica che a scriverne uno bello; e il libro brutto viene con la stessa sincerità dell'anima dell'autore.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.