Il libro ti muta nell'essenza.— Lucio Anneo Seneca
Il libro ti muta nell'essenza.
Il sapiente non è soggetto ad alcuna offesa; pertanto non importa quante frecce siano scagliate contro di lui, dal momento che è del tutto invulnerabile.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
È più facile non acquistare che perdere, e perciò vedrai più felici coloro che mai la fortuna si è voltata a guardare di quelli che ha abbandonato.
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti.
Abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio.
La cenere del passato ha la sua fenice, il libro.
Mi diletta perdermi nella mente altrui. Quando non vado a passeggio, leggo; sono incapace di star seduto a pensare. I libri pensano per me.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
A che serve un libro senza dialoghi né figure?
Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.
Ci sono libri e giornali che fanno gli uomini pensatori in camera e sciocchi nel mondo.
I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo.
Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.
Non leggere più nessun libro che sia nato e sia stato battezzato nello stesso tempo.