I libri che recensiva li leggeva soltanto in seguito. Così sapeva già quello che ne pensava.— Elias Canetti
I libri che recensiva li leggeva soltanto in seguito. Così sapeva già quello che ne pensava.
La promessa dell'immortalità basta a mettere in piedi una religione.
Gli uomini non hanno mai saputo così poco di sé quanto in questa "èra della psicologia".
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
La più perfetta e terrorizzante opera d'arte dell'umanità è la sua ripartizione del tempo.
Psicologia, tollerabile quando complica gli enigmi che simula di risolvere.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
L'ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.
Il giornalismo è un viaggio all'esterno di se, i libri sono un viaggio dentro di se.
Non leggere più nessun libro che sia nato e sia stato battezzato nello stesso tempo.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
I libri che il mondo chiama immorali sono i libri che mostrano al mondo la sua vergogna.
Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l'altro, che potrete vantarvi di averlo letto.
Il libro è l'oppio dell'Occidente.