Il libro è l'oppio dell'Occidente.— Anatole France
Il libro è l'oppio dell'Occidente.
Non conosco nessuna lettura più facile, più affascinante e deliziosa di un catalogo.
Se un milione di persone crede a una cosa idiota, la cosa non cessa di essere idiota.
Per chiunque pensa e agisce è un brutto segno se non è vilipeso, ingiuriato, minacciato.
L'opinione pubblica per molte persone è solo una scusa per non averne una propria.
Confesso che nella parola beneficenza non trovo più la sua primitiva bellezza; è stata sciupata dai farisei che l'hanno troppo usata.
Il tuo classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
Si pubblicano libri con caratteri sempre più piccoli. Immagino la fine della letteratura: a poco a poco, senza che nessuno se ne accorga, i caratteri rimpiccioliranno fino a diventare completamente invisibili.
Ci sono libri e giornali che fanno gli uomini pensatori in camera e sciocchi nel mondo.
La bellezza di un libro come oggetto non può prescindere dal suo contenuto. Non c'è infatti sopruso maggiore di un libro stupido rilegato lussuosamente.
Ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
Pubblicare un libro è parlare a tavola davanti ai domestici.
Un uomo che legge dovrebbe essere un uomo intensamente vivo. Il libro dovrebbe essere una palla di luce nelle sue mani.
Mai imprestar libri, non uno fa ritorno; i soli che ho in biblioteca sono quelli che altri mi hanno imprestato.