Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.— Heinrich Heine
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
Nello stupendo maggio, quando esplodevano tutte le gemme, proprio allora nel mio cuore è spuntato l'amore.
Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
Un libro, come un bambino, ha bisogno di tempo per nascere. I libri scritti in fretta mi ispirano diffidenza nei confronti dell'autore. Una donna per bene non dà alla luce un figlio prima dei nove mesi di rito.
Non chiedetemi che cosa ho, ma che cosa sono.
Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che questi siano impiccati.
Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
Quanto più, col passare del tempo, talune esigenze di divertimento e di istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni, tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità.
L'enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno fra i peggiori flagelli dell'età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d'ogni conoscenza positiva.
Certi libri già dopo tre righe mostrano un radiatore che fuma.
Il buon lettore fa il buon libro.
Molti libri riassumono una frase.
Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.
Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore.
D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
Tutti i libri in generale, e anche i più belli, mi sembrano molto meno preziosi per quello che contengono che per quello che vi può mettere dentro il lettore.