Non basta avere molti libri, bisogna anche spolverarli.— Mirco Stefanon
Non basta avere molti libri, bisogna anche spolverarli.
Anche un ateo può essere in buona fede.
La notte porta consiglio. Si suicidò all'alba.
Per quanto basso sia un istinto è sempre a portata di mano.
Essere sconfitti in partenza ci fa risparmiare un sacco di tempo.
Molti governi sopravvivono grazie alla dieta mediterranea: sole, mare e tante insabbiature.
Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
Un monaco dovrebbe certo amare i suoi libri con umiltà, volendo il ben loro e non la gloria della propria curiosità: me quello che per i laici è la tentazione dell'adulterio e per gli ecclesiastici regolari è la brama di richezze, questa per i monaci è la seduzione della conoscenza.
Ci sono libri che non si dovrebbero osare se non dopo i quarant'anni.
Un uomo deve subire molti castighi per scrivere un libro veramente divertente.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
Un libro dev'essere un cordiale. Se non vi tonifica, gettatelo via.
Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine.