Quando un libro è uscito è tempo, per l'autore, di rimorsi.
La paura si vince non col coraggio ma con una paura più grande. Tutti gli eroi ne fanno esperienza.
Tentazione dell'intelligenza: capire presto e accontentarsi.
A volte capita a noi come ai libri: ci troviamo nel posto sbagliato.
Mi scrive l'amica di Londra: "A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi.
Un buon libro è quello che viene aperto con trepidazione e chiuso con profitto.
Ogni libro è anche la somma dei malintesi di cui è l'occasione.
Ci sono libri e giornali che fanno gli uomini pensatori in camera e sciocchi nel mondo.
È quasi uguale uccidere un uomo che uccidere un buon libro. Chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, immagine di Dio; ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa, uccide l'immagine di Dio nella sua stessa essenza.
Un best-seller è la tomba dorata d'un talento mediocre.
Non leggere più nessun libro che sia nato e sia stato battezzato nello stesso tempo.
C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo.
Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Ma proprio per questa ragione essi sono gli unici che non avranno mai preoccupazioni di questo genere.
Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
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