Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.— Jean Rostand
Ammiro il libro che mi obbliga a leggerlo.
Ascolta i critici anche quando non sono giusti, resisti loro anche se lo sono.
La sincerità eccessiva può portare alla menzogna, come l'eccessiva dolcezza alla crudeltà.
Completamento alla scommessa di Pascal: e se avendo sottoscritto delle balordaggini potesse costarci l'immortalità?
Odiare stanca.
L'uomo può permettersi tutte le speranze, anche quella di scomparire.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
Si possono leggere libri scritti da persone la cui compagnia non ci riuscirebbe gradevole, e dunque un'elevata cultura spirituale ci induce a poco a poco a trovare il nostro godimento quasi esclusivamente nella lettura dei libri e non nella conversazione con le persone.
I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici: sono molti, spesso si contraddicono, consentono di scegliere e di ragionare. Anche per questo sono sempre stati avversati dal pensiero teocratico, censurati, proibiti, non di rado bruciati sul rogo insieme ai loro autori.
I libri pensano per me.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
A non leggere troppi libri, quante mai cose s'imparano!
Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Ma proprio per questa ragione essi sono gli unici che non avranno mai preoccupazioni di questo genere.