La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.— Jean Rostand
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
Lo spaventoso, morendo, è di scomparire senza aver capito. Il crimine della morte non è quando ci uccide, ma quando nel troncare la nostra angoscia le conferisce l'eternità.
È meglio ammirare sinceramente un falso capolavoro che ammirare falsamente un vero capolavoro.
Nell'arte, la bellezza non è altro che la bruttezza mitigata.
Esistono capolavori così noiosi che meraviglia che si sia trovato qualcuno per scriverli.
Essere adulto è essere soli.
Nell'uomo primitivo è in primo luogo la paura che suscita l'idea religiosa.
Ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura.
Il coraggio è fatto di paura.
Ai bambini piace addormentarsi nella confusione. E' il silenzio che mette paura.
Così come quando si viene al mondo, quando si muore abbiamo paura dell'ignoto. Ma la paura è qualcosa che è dentro di noi, che non ha nulla a che fare con la realtà.
Le grandi emozioni incomprensibili fanno paura, almeno a me.
La paura ci salva la vita.
La paura è l'infelicità, ma non perciò il coraggio è la felicità, è invece mancanza di paura, non coraggio, il quale forse richiede più che energia.
E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
L'assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest'ultima è in se stessa un segno di paura. L'assenza di paura presuppone la calma e la pace dell'anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.