Non esiste felicità intelligente.
L'uomo è un miracolo privo d'interesse.
È il destino dell'uomo crearsi dèi sempre più credibili ai quali crederà sempre meno.
Forse il pessimista è in errore quando afferma il nulla, ma si ammetterà che ha molte scuse per il suo pronostico atroce.
Meno si crede in Dio, più si capisce che altri ci credano.
La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
La scienza della felicità è tutta negativa: respingiamo ciò che la distrugge, ma non cerchiamo ciò che la costituisce.
Bisogna riconoscere che, per essere felici in questo mondo, ci sono delle facoltà dell'anima che bisogna interamente paralizzare.
Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più.
Buona parte della felicità nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
L'idoneità fisica è il primo requisito della felicità.
Ricorda questo, serve molto poco per rendere una vita felice.
La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
Poche persone riescono a essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.
Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi, quando trovano veccie da mangiare.