Non merita d'essere letto il libro che non lasci desiderio d'essere riletto.
Chi non vale a governare sé, potrà violentare, non governare gli altri.
Al diritto divino dei re s'è sostituito il diritto meglio che divino delle masse; all'infallibilità del papa l'infallibilità delle maggioranze. Il rivolgimento è grande; non forse altrettanto grande il guadagno.
L'eleganza che appar di fuori non è mai perfetta, se non proviene primamente di dentro.
Per uno che poté dire in faccia al sole: "Tutto è perduto, fuorché l'onore!" quanti che nell'ombra potrebbero dire: "Fuorché l'onore, nulla è perduto!".
L'uomo di grande intelletto stenta a persuadersi che gli stupidi siano tanto stupidi quanto sono veramente.
Molti libri non richiedono di riflettere a chi li legge, e per una ragione molto semplice: essi non fecero tale richiesta a coloro chi li scrissero.
Non esiste un vascello veloce come un libro, per portarci in terre lontane, né corsieri come una pagina di poesia che si impenna.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
I classici sono quei libri che ti fanno odiare la scuola.
L'enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno fra i peggiori flagelli dell'età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d'ogni conoscenza positiva.
I libri vanno letti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti.
Di tutte le cose i libri sono stati quelli che ho più amato.
I libri specialmente, che ora per lo più si scrivono in minor tempo che non ne bisogna a leggerli, vedete bene che, siccome costano quel che vagliono, così durano a proporzione di quel che costano.
Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?