Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.— Marco Tullio Cicerone
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
La giustizia è la gloria suprema delle virtù.
Nessun artificio può imitare l'operosità della natura.
Le grandi cose non si fanno con la forza o con la velocità o con la agilità del corpo, ma con la saggezza, con l'autorità, con il prestigio; delle quali virtù la vecchiaia di solito non solo non è priva, ma anzi ne è arricchita.
Perfetta giustizia perfetta ingiustizia.
Non c'è legame più certo di amicizia che una identità di comunione delle idee e dei gusti.
Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore.
È quasi uguale uccidere un uomo che uccidere un buon libro. Chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, immagine di Dio; ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa, uccide l'immagine di Dio nella sua stessa essenza.
I libri hanno valore soltanto se conducono alla vita, se servono e giovano alla vita, ed è sprecata ogni ora di lettura dalla quale non venga al lettore una scintilla di forza, un presagio di nuova giovinezza, un alito di nuova freschezza.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. È una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Ogni libro che aprite ha la sua o le sue lezioni da offrirvi, e abbastanza spesso i libri brutti hanno da insegnarvi di più di quelli belli.
È un viaggio per viandanti pazienti, un libro.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
Un libro fatto è un istante passato, un gradino che ci ha servito per portarci più in alto.