Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.— Marco Tullio Cicerone
Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima.
Bisogna mangiare insieme molti moggi di sale, perché si sia soddisfatto al dovere dell'amicizia.
In mezzo alle armi, le leggi tacciono.
Non c'è male all'infuori della colpa.
L'acqua e il fuoco non ci sono utili in più circostanze che l'amicizia.
La vecchiaia, specialmente quella che ha conosciuto tutti gli onori, possiede un'autorità che vale ben più di tutti i piaceri della giovinezza.
Non merita d'essere letto il libro che non lasci desiderio d'essere riletto.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
I libri vanno letti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti.
Ci sono libri che non si dovrebbero osare se non dopo i quarant'anni.
I libri brutti sono come le donne brutte: non ci si può mica cavarne fuori molto.
Un libro dev'essere un cordiale. Se non vi tonifica, gettatelo via.
I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.
I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso e i libri per sempre.
Ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.