Un buon libro rende migliore colui che l'ha scritto.— Arturo Graf
Un buon libro rende migliore colui che l'ha scritto.
L'ideale deve, come l'albero, aver nella terra lo sue radici.
Inimicizia è da pari a pari: da superiore a inferiore non può essere se non disprezzo, o pietà.
Per un caso di cecità fisica, se ne hanno mille di cecità morale.
Sia la meta cui giungi il punto onde tu muovi per tendere a nuova meta.
L'oro, metallo nobile, diventa il vile metallo solo quando sia passato per le mani degli uomini.
Un uomo deve subire molti castighi per scrivere un libro veramente divertente.
Quanto più, col passare del tempo, talune esigenze di divertimento e di istruzione di massa potranno essere soddisfatte mediante altre invenzioni, tanto più il libro riacquisterà dignità e autorità.
Non vi sono libri morali o libri immorali. Vi sono libri scritti bene e libri scritti male, e nient'altro.
C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo.
Se vogliamo moltiplicarci, non dobbiamo agire, fuggire, viaggiare in India o a Tahiti, ma scegliere un libro nuovo nella frusciante foresta di pagine che avvolge i muri della nostra stanza.
Un vero libro è sempre arduo, anche quando sembra linguisticamente e concettualmente semplice.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Non esiste programma di vacanza più bello che proporsi di non leggere neppure un rigo, e dopo, niente di più piacevole che, al momento opportuno e con un libro veramente attraente, tradire il bel programma.
Di tutte le cose i libri sono stati quelli che ho più amato.
I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. È una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.