Ogni libro è anche la somma dei malintesi di cui è l'occasione.— Georges Bataille
Ogni libro è anche la somma dei malintesi di cui è l'occasione.
Il riso è il salto del possibile nell'impossibile.
Non posso considerare libero un essere che dentro di sé non nutra il desiderio di sciogliere i legami del linguaggio.
Il sacro è l'agitazione prodiga della vita che, per durare, l'ordine delle cose incatena, e che l'incatenamento tramuta in scatenamento, in altri termini in violenza.
La violenza, che non è in se stessa crudele, lo diviene nella trasgressione specifica di chi l'organizza. La crudeltà è una delle forme della violenza organizzata.
La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.
A che serve un libro senza dialoghi né figure?
Il libro ti muta nell'essenza.
La scuola e l'università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d'un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario.
I libri sono per loro natura strumenti democratici e critici: sono molti, spesso si contraddicono, consentono di scegliere e di ragionare. Anche per questo sono sempre stati avversati dal pensiero teocratico, censurati, proibiti, non di rado bruciati sul rogo insieme ai loro autori.
Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
I classici sono quei libri che ti fanno odiare la scuola.
I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: "Sto rileggendo..." e mai "Sto leggendo...".
Quando un libro è uscito è tempo, per l'autore, di rimorsi.
Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.