Ogni libro è anche la somma dei malintesi di cui è l'occasione.— Georges Bataille
Ogni libro è anche la somma dei malintesi di cui è l'occasione.
L'attività sessuale dell'uomo non è necessariamente erotica; va considerata erotica solo nella misura in cui essa non è rudimentale o semplicemente animale.
Non si tratta di voler stupidamente sfuggire all'utile, ancor meno di negare la fatalità che dà sempre a esso l'ultima parola ma si tratta di fare spazio alla possibilità di vedere apparire quel che seduce, ciò che sfugge nell'istante dell'apparire alla necessità di rispondere all'utile.
La sanità mentale è il destino dei più ottusi, perché la lucidità distrugge l'equilibrio di una persona: è insano sopportare onestamente il lavoro mentale che contraddice incessantemente ciò che questi hanno appena stabilito.
Nulla di più deprimente, per un uomo, della bruttezza di una donna, sulla quale la laidezza degli organi o dell'atto non risalti. La bellezza conta in primo luogo perché la bruttezza non può essere sciupata, laddove l'essenza dell'erotismo risiede appunto nella profanazione.
La confessione è la tentazione del colpevole.
Un uomo deve subire molti castighi per scrivere un libro veramente divertente.
I libri vengono usati meno come 'occhiali' per guardare la natura, che come imposte per tenerne lontana la forte luce e la scena mutevole da occhi deboli e temperamenti apatici.
Non esiste un vascello veloce come un libro, per portarci in terre lontane, né corsieri come una pagina di poesia che si impenna.
L'ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.
Giudicare poco importante un libro non appena si scopre che mira a un qualunque fine. La prima qualità richiesta ai libri di qualità è la necessità.
I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine.
Ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
L'enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno fra i peggiori flagelli dell'età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d'ogni conoscenza positiva.
È quasi uguale uccidere un uomo che uccidere un buon libro. Chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, immagine di Dio; ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa, uccide l'immagine di Dio nella sua stessa essenza.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.