I libri pensano per me.
Un gioco di parole è una pistola all'orecchio, non una piuma per solleticare l'intelletto.
I presenti, dico spesso, rendono cari gli assenti.
L'uomo è un animale che gioca: deve sempre cercare di vincere in una cosa o l'altra.
Niente mi rende tanto perplesso quanto il tempo e lo spazio, e niente mi preoccupa meno, perché non ci penso mai.
I ragazzi sono un'ottima compagnia a loro modo, tra i loro coetanei, ma sono una compagnia poco salutare per la gente adulta.
Un libro dev'essere un cordiale. Se non vi tonifica, gettatelo via.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
Non merita d'essere letto il libro che non lasci desiderio d'essere riletto.
Non esiste programma di vacanza più bello che proporsi di non leggere neppure un rigo, e dopo, niente di più piacevole che, al momento opportuno e con un libro veramente attraente, tradire il bel programma.
Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
Il libro che per primo meriterebbe di essere proibito è il catalogo dei libri proibiti.
Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.
I libri che recensiva li leggeva soltanto in seguito. Così sapeva già quello che ne pensava.
La bellezza di un libro come oggetto non può prescindere dal suo contenuto. Non c'è infatti sopruso maggiore di un libro stupido rilegato lussuosamente.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.