Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere.
Adamo era semplicemente un essere umano, e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita. Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente; perché allora avrebbe mangiato il serpente.
Tutti dicono "Che disgrazia dover morire": strana lagnanza da parte di gente che ha dovuto vivere.
Se ci fosse un dio onnipotente avrebbe fatto tutto bene e non male.
Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica.
Ero gratificato dal fatto di poter rispondere prontamente. Dissi: non lo so.
Un libro capace di trasformare il lettore. Ogni scrittore aspira a questo risultato, anche se non è credibile che esso possa essere ottenuto da "un" solo libro.
Insegna l'adagio latino che bisogna guardarsi dall'uomo di un solo libro, ed ha ragione; ma bisogna anche guardarsi un qualche po' dall'uomo di troppi libri.
I bei libri si distinguono perché sono più veri di quanto sarebbero se fossero storie vere.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
I veri libri devono essere figli non della luce e delle chiacchere ma dell'oscurità e del silenzio.
Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.
L'amore dei libri è fonte, per sé solo, di mille piaceri vivissimi, piaceri della vista, del tatto, dell'odorato. Certi libri, si gode a palparli, a lisciarli, a sfogliarli, a fiutarli.
L'enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno fra i peggiori flagelli dell'età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d'ogni conoscenza positiva.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.