Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.— Arturo Graf
Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.
I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.
V'è chi si vergogna di somigliare agli altri uomini, e punto non si vergogna di somigliare alle bestie.
Sia la meta cui giungi il punto onde tu muovi per tendere a nuova meta.
Non poter fare molto bene non dev'essere una scusa por non fare quel tanto bene che si può.
Se non ci fossero tante pecore, non ci sarebbero tanti lupi.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
Non è né il meglio né il peggio di un libro, ciò che in esso è intraducibile.
I libri sono di chi li legge.
L'enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile è uno fra i peggiori flagelli dell'età nostra, uno dei più seri ostacoli al raggiungimento d'ogni conoscenza positiva.
Non merita d'essere letto il libro che non lasci desiderio d'essere riletto.
A volte capita a noi come ai libri: ci troviamo nel posto sbagliato.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.
Dai libri imparo meno che dalla vita; un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.
Pubblicare un libro è parlare a tavola davanti ai domestici.
C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo.