Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.— Arturo Graf
Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.
Gli uomini, in fondo, sanno benissimo che la felicità è un sogno, e nulladimeno, non paghi di serbarne in cuore il desiderio e la speranza, vogliono di questa speranza e di questo desiderio fare un diritto.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Essere solo, da parte, non vuol dire gran che; ma essere solo, di sopra, questo sì che dice assai.
Cosi la violenza, come la debilità dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilità.
Per sentirsi, non diremo sicuri, ma coraggiosi e tranquilli lungo le vie della vita, giova desiderar poco e sperar anche meno.
Non esiste un vascello veloce come un libro, per portarci in terre lontane, né corsieri come una pagina di poesia che si impenna.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
I libri pensano per me.
I libri potenti si ricordano come se fossero d'una pagina sola.
Dai libri che rileggi conosco la tua età, la tua indole, quello che hai sofferto, quello che speri.
Il libro che per primo meriterebbe di essere proibito è il catalogo dei libri proibiti.
A leggere la quarta di copertina dei libri in commercio, sembrerebbe che in circolazione ci siano soltanto capolavori.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
Tutto il senso del libro si potrebbe riassumere nelle parole: Quanto può dirsi, si può dir chiaro, e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
Se un libro non dà piacere a rileggerlo infinite volte, tanto vale non leggerlo affatto.