I libri sono di chi li legge.
L'assenza di difficoltà produce solo cretini.
Il guaio di una passione è che produce molta luce concentrata, è solo questione di tempo prima che rischiari ogni piccolo angolo. E di solito non ci trovi più molto, quando l'ombra si è dissolta.
Quando due avversari si scontrano, vince quello che lotta con riluttanza.
Non esiste una qualità che non abbia un costo. Più bella e rara la qualità, più alto il costo.
Non è incredibile come quando ti innamori di una donna ti sembra che lei viva d'aria, senza peso e senza fatica, senza nemmeno bisogno di mangiare, alimentata solo dalle sue qualità sorprendenti?
Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere.
Fare un'opera e, dopo averla fatta, riconoscere che è brutta, è una delle tragedie dell'anima. Soprattutto è grande quando si riconosce che quell'opera è la migliore che si potesse fare.
Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
Leggi per primi i libri migliori: potresti non avere l'occasione di leggerli tutti.
Molti libri non richiedono di riflettere a chi li legge, e per una ragione molto semplice: essi non fecero tale richiesta a coloro chi li scrissero.
Un buon libro rende migliore colui che l'ha scritto.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
L'ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.
Un libro è uno specchio. Se ci si guarda una scimmia, quella che compare non è evidentemente l'immagine di un apostolo.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.