È nella ricerca delle risposte che nascono i libri.— Isabel Allende
È nella ricerca delle risposte che nascono i libri.
Non invento i miei libri: saccheggio storie dai giornali o ascolto con orecchio attento le vicende degli amici. Da questi spunti poi i miei personaggi emergono da soli, con naturalezza.
Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore tra due insondabili silenzi.
Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria.
La scrittura è un tentativo disperato di preservare la memoria.
Cerco di non pensare all'indomani; il futuro non esiste, dicono gli indio dell'altipiano, contiamo solo sul passato per trarne esperienza e conoscenza, e sul presente che è appena un batter di ciglia, perché nello stesso istante si tramuta in passato.
Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo.
I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso e i libri per sempre.
Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Ma proprio per questa ragione essi sono gli unici che non avranno mai preoccupazioni di questo genere.
D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
Un buon libro è quello che viene aperto con trepidazione e chiuso con profitto.
Un best-seller è la tomba dorata d'un talento mediocre.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
Ignorare certi libri, certe peculiarità della scienza letteraria, resterà sempre, quand'anche si tratti di un uomo di genio, un segno di rozzezza intellettuale.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.