A volte capita a noi come ai libri: ci troviamo nel posto sbagliato.
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Tentazione dell'intelligenza: capire presto e accontentarsi.
La paura si vince non col coraggio ma con una paura più grande. Tutti gli eroi ne fanno esperienza.
Il più grande sforzo della teologia è stato sempre quello di scagionare Dio.
Mi scrive l'amica di Londra: "A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi.
Un ideale nella vita è indispensabile. Ci vuole una fede, uno scopo. Così si dice. È un modo di alludere all'orrore che si prova davanti al puro fatto di esistere.Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Carlo Gragnani
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Un tempo i libri erano scritti dagli uomini di lettere e letti dal pubblico. Oggi li scrive il pubblico e non li legge nessuno.
Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l'altro, che potrete vantarvi di averlo letto.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
La maggior parte dei libri saranno dimenticati. Impressione duratura la fanno solo quelli in cui l'autore ha messo tutto se stesso. In tutte le grandi opere si ritrova l'autore tutto intero.
Bisogna sfogliare un'intera biblioteca per fare un libro.
Non leggere più nessun libro che sia nato e sia stato battezzato nello stesso tempo.
Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere.
L'amore dei libri è fonte, per sé solo, di mille piaceri vivissimi, piaceri della vista, del tatto, dell'odorato. Certi libri, si gode a palparli, a lisciarli, a sfogliarli, a fiutarli.
Il tuo classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
Il libro deve desiderare penna, inchiostro e scrivania: ma di solito sono penna, inchiostro e scrivania a desiderare il libro. Perciò oggi i libri valgono così poco.