A volte capita a noi come ai libri: ci troviamo nel posto sbagliato.— Carlo Gragnani
A volte capita a noi come ai libri: ci troviamo nel posto sbagliato.
In ogni amicizia c'è un segreto comune ignorato.
Il più grande sforzo della teologia è stato sempre quello di scagionare Dio.
È incredibile quante cose si dicono quando si parla di altre cose.
Aveva paura di avere, in punto di morte, una paura da morire.
Ho sempre preferito le porte d'uscita a quelle d'ingresso.
Se un libro non dà piacere a rileggerlo infinite volte, tanto vale non leggerlo affatto.
Non è né il meglio né il peggio di un libro, ciò che in esso è intraducibile.
Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?
Il buon lettore fa il buon libro.
Lo stile e la struttura sono l'essenza di un libro; le grandi idee sono inutili.
Nessun vascello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane.
Non esiste un vascello veloce come un libro, per portarci in terre lontane, né corsieri come una pagina di poesia che si impenna.
I libri brutti sono come le donne brutte: non ci si può mica cavarne fuori molto.
Si possono ignorare moltissimi libri, senz'essere, per questo, un ignorante.
Il giornalismo è un viaggio all'esterno di se, i libri sono un viaggio dentro di se.