Nell'arte, la bellezza non è altro che la bruttezza mitigata.— Jean Rostand
Nell'arte, la bellezza non è altro che la bruttezza mitigata.
Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.
Chi uccide un uomo è un assassino. Chi uccide milioni di uomini è un conquistatore. Chi li uccide tutti è un Dio.
Illudersi di migliorare l'ereditarietà umana migliorando l'ambiente sociale è quasi tanto ingenuo quanto credere che si potrebbe far nascere un bambino bianco da genitori negri, dopo averli verniciati di bianco.
Poca gente è degna di non credere a niente.
Lo spaventoso, morendo, è di scomparire senza aver capito. Il crimine della morte non è quando ci uccide, ma quando nel troncare la nostra angoscia le conferisce l'eternità.
L'arte deve fare in modo che i sentimenti di fraternità e amore per il prossimo, oggi accessibili solamente agli uomini migliori della società, diventino sentimenti abituali, istintivi in tutti.
Fare denaro è un'arte. Lavorare è un'arte. Un buon affare è il massimo di tutte le arti.
L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.
Bellezza nell'arte: luce improvvisamente accesa del mai detto.
La politica non è una scienza, come molti signori professori s'immaginano, ma un'arte.
Il grande nemico dell'arte è il buon gusto.
In arte le buone intenzioni non hanno il minimo valore. Tutta l'arte peggiore è il risultato di buone intenzioni.
Le opere d'arte sono di una solitudine infinita, e nulla può raggiungerle meno della critica.
Chi in un'arte è diventato maestro, può senza danno scordarsi le regole.
Chi dice romanticismo dice arte moderna, cioè intimità, spiritualità, colore, aspirazione verso l'infinito, espressi con tutti i mezzi presenti nelle arti.