L'arte è un simbolo poiché un simbolo è l'uomo.
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.
I ragazzi cominciano con l'amare i loro genitori, quando crescono li giudicano, e qualche volta li dimenticano.
Il football può andare benissimo per delle ragazze turbolente, ma è assai poco adatto a dei ragazzi delicati.
Quando le persone ci parlano degli altri sono di solito monotone. Ma quando ci parlano di sé sono quasi sempre interessanti, e se si potesse zittirle quando diventano noiose così facilmente come si può chiudere un libro che ci ha tediato, sarebbero assolutamente perfette.
Il lavoro è la maledizione delle classi alcolizzate.
Tutta l'arte è completamente inutile.
La posizione secondo cui l'arte non dovrebbe aver niente a che fare con la politica è gia una posizione politica.
Come le arti non liberali si propongono come fine il guadagno e il piacere, così le arti degne di un uomo libero aspirano alla virtù e alla gloria.
L'arte è la grande arpa a innumeri corde, l'arpa del cuore, cui corrispondono i suoni del creato: è l'immenso prisma che svela i colori della luce. Fremano adunque le note al tocco il più santo: brillino le iridi al raggio di sole il più puro.
Una passione sfrenata per l'arte è un cancro che divora ogni altra cosa.
Quelli che fanno un affare dell'arte sono per lo più impostori.
Quel che rende interessante o significativa un'opera d'arte è qualcosa di ben diverso dall'espressione di sé.
Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
L'arte non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.
Tutto l'interesse dell'arte è nel principio. Dopo il principio, è già la fine.
Login in corso...