Arte. Un modo per entrare in contatto con la propria follia.— Susan Sontag
Arte. Un modo per entrare in contatto con la propria follia.
La fotografia è un'arte elegiaca, un'arte crepuscolare. Quasi tutti i suoi soggetti, per il solo fatto di essere fotografati, sono tinti di pathos.
Le uniche persone che dovrebbero interessarsi all'arte (o alle varie arti) sono quelle che la praticano o lo hanno fatto o aspirano a farlo. L'idea di un "pubblico" è completamente sbagliata. Il pubblico di un artista è fatto dai suoi pari.
L'interpretazione è la vendetta dell'intelligenza sull'arte.
Fare una fotografia significa partecipare della mortalità di un'altra persona (o di un'altra cosa) ed è proprio isolando un determinato movimento che tutte le fotografie attestano l'inesorabile azione dissolvente del tempo.
L'intelligenza è veramente una questione di gusto: gusto nelle idee.
In un secolo brutto e insensato, le arti cercano i modelli non nella vita, ma in opere precedenti, alle quali fu dato valore.
Col fumetto posso fare di tutto, perché non è un'arte minore. E perché se l'arte è comunicazione, cosa c'è di più comunicativo del fumetto?
È un errore credere che la passione che si prova nell'atto di creare si rispecchi nel creato. L'arte è sempre estranea a quanto creiamo. La forma e il colore ci parlano di forma e di colore, e nient'altro.
L'arte consiste nel rappresentare ciò che non esiste.
Un'opera d'arte è un angolo della creazione visto attraverso un temperamento.
Tutta l'arte è imitazione della natura.
Le divergenze di opinioni suscitate da un'opera d'arte, indicano che essa è nuova, complessa e vitale.
L'arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità.
La grande arte è fatta per suscitare, creare l'estasi. Più fine la qualità di questa estasi, più fine l'arte. Solo l'arte minore si contenta del piacevole.
L'arte vola attorno alla verità, ma con una volontà ben precisa di non bruciarsi.