La differenza tra l'arte e la vita è che l'arte è più sopportabile.— Charles Bukowski
La differenza tra l'arte e la vita è che l'arte è più sopportabile.
Forse il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono.
Se un giorno vedessi anche una sola persona che fa o dice qualcosa di insolito, mi aiuterebbe a tirare avanti. Invece sono stantii, grigi. Non c'è slancio. Occhi, orecchie, gambe, voci ma... niente. Rinchiusi dentro se stessi, si prendono in giro, fingendo di essere vivi.
Anche un pochino di vita ti è cara, quando sei alla fine della vita.
Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.
La testimonianza peggiore in favore di un'opera è l'entusiasmo con cui la massa si rivolge ad essa.
L'arte è un bisogno di distruggersi e di sparpagliarsi, grande inaffiatoio di eroismo che inonda il mondo.
L'arte è un'amante gelosa.
L'arte è ad un tempo rappresentativa e simbolica.
Io non penso all'arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita.
L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, sentita, di suscitare uno sconvolgimento emotivo.
L'arte vola attorno alla verità, ma con una volontà ben precisa di non bruciarsi.
La cattiva arte è molto peggiore dell'assenza d'arte.
L'essenza dell'arte è riservatezza infinita.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta.