L'arte non nasce mai dalla felicità.
È patetico come non siamo capaci di convivere con ciò che non comprendiamo. Come abbiamo bisogno di etichettare e spiegare e dissezionare tutto quanto. Persino le cose inspiegabili per definizione.
Se tutti quanti ci ritroviamo con l'immaginazione atrofizzata, nessuno costituirà mai una minaccia per il mondo.
Alcuni sono ancora convinti che sapere equivalga a potere.
Puoi trovare del dolore nuovo di zecca ogni volta che scopri qualcosa che più o meno sai già.
La burocrazia e le leggi hanno già trasformato il mondo in un campo di concentramento pulito e sicuro. Stiamo crescendo in una generazioni di schiavi. Stiamo insegnando ai nostri figli l'impotenza.
Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.
L'arte è una delle cose messe in circolazione per colmare il vuoto lasciato nella mente dei popoli dal declino delle religioni.
Non interessarsi dell'arte può essere un male, ma interessarsene con cattivo gusto può essere peggio.
L'arte non insegna nulla, tranne il senso della vita.
Credo che l'arte sia qualcosa di ben preciso che attiene ai più profondi bisogni umani e che costituisce il frutto di un complesso processo creativo.
Ogni bambino è un'artista. Il problema è poi come rimanere un'artista quando si cresce.
Farci sentire piccoli nel modo giusto è una funzione dell'arte; gli uomini possono farci sentire piccoli solo nel modo sbagliato.
C'è un'"arte", che s'impara vivendo. È l'arte del non fare.
L'arte non è lo studio della realtà positiva, ma la ricerca della verità ideale.
È molto triste per i superstiti individui che l'arte moderna, nata come tragedia, si sia capovolta in commedia o in farsa.
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