A quello che non capisci puoi dare qualsiasi significato.
Anche se Dio non ci perdonerà noi possiamo perdonare lui. Dobbiamo dimostrare a noi stessi di essere più grandi di Dio.
La tua nascita è un errore a cui cercherai di riparare per tutta la vita.
Passiamo la vita a cercare di esprimerci al meglio, ma senza avere niente da dire.
La realtà è che uno vive finché non muore. E la verità è che nessuno vuole la realtà.
Alcuni sono ancora convinti che sapere equivalga a potere.
La vita è surrettizia e raramente mostra in superficie le sue ragioni, e invece il suo vero percorso avviene in profondità, come un fiume carsico.
Io sono un genio, ma nessuno lo sa tranne me.
Il bene prevale numericamente sul male, ma non sa fiutare il pericolo.
Quel che noi facciamo. Quel che noi facciamo non è mai compreso, ma sempre soltanto lodato e biasimato.
Se sei abbastanza lontano da qualcosa, ti sembra inspiegabile. Se ti avvicini, arrivi a un punto in cui ti sembra semplice. Ma se ti avvicini ancora, diventa inspiegabile di nuovo.
Ogni volta (spesso) che mi accade di non capire qualche cosa, istintivamente mi prende la speranza che sia di nuovo la volta buona, e che io torni a non capire più niente, a impossessarmi di quella saggezza diversa, trovata e perduta nel medesimo istante.
Il terrore consiste in una morbosa sensazione di paura, di qualche cosa che non potrei ben definire neppure io, di un non so che d'inconcepibile, d'inesistente nell'ordine delle cose, ma che pur deve assolutamente, forse proprio in quel medesimo istante, avverarsi.
Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di stupidi in circolazione.
Migliaia di uomini di genio vivono e muoiono senza essere scoperti: o da se stessi o dagli altri.
Il nostro mondo di abbondanza materiale ha un cartellino del prezzo che rimane nascosto ai nostri occhi.